Architetto, designer, fotografo, scrittore, ma anche maestro di sci, aviatore e pilota di auto da corsa, la singolare personalità di Carlo Mollino (1905 - 1973) fu fra le più vivaci dell'architettura moderna. In questa puntata ripercorriamo la sua vita di progettista poliedrico: dalle opere in alta montagna, come la famosa slittovia del Lago Nero e la mai completata funivia Furggen, passando per macchine da corsa aerodinamiche, polaroid segrete e arredi di design futuristici. Nottambulo e sopra le righe, Zevi lo definì un “incorreggibile ragazzaccio”, Mollino è una tra le figure meno etichettabili e più influenti del panorama culturale torinese dagli anni 30, quando realizza il suo capolavoro, l'edificio della Società Ippica Torinese, agli anni Sessanta, quando il suo sorprendente e dettagliatissimo progetto viene clamorosamente escluso dal concorso per il Palazzo del Lavoro di Italia ’61. Successivamente si rifarà con i suoi due progetti più importanti: il palazzo degli affari della Camera di Commercio e il Nuovo Teatro Regio a Torino.
📗 Capitoli
(00:00) Albori e personalità: Mollino fotografo, progettista di auto da corsa (Bisiluro DaMolNar 1955) e sciatore
(02:34) Progetti ad alta quota: Casa del Sole a Cervina, Stazione d'arrivo della funivia al Fürggen, Rascard Garelli a Champoluc, Slittovia del lago Nero presso Sauze d'Oulx, Rifugio Mollino a Gressoney Saint Jean
(06:43) Tra gli anni Trenta e Sessanta: l'edificio della Società Ippica Torinese, il progetto per il Palazzo del Lavoro di Italia ’61, l’Auditorium della Rai Arturo Toscanini, la sala da ballo Le Roi Lutrario a Torino
(07:29) Tra gli anni Sessanta e Settanta: il palazzo degli affari della Camera di Commercio e il Nuovo Teatro Regio a Torino
(12:54) Mollino designer
(13:51) Conclusioni