Storia dell'architetto della Sydney Opera House e della sua opera più grande.
La Sydney Opera House segna la vittoria del metodo sul mito della tecnica poiché la prefabbricazione in situ delle sue serie di elementi delinea una sorta di artigianato industriale che subordina l’utensile all'ideazione. Il destino della costruzione a guscio dopo gli anni 60 è tuttavia molto più effimero di quanto pensassero i suoi esaltatori e l'opera rappresenta di fatto il canto del cigno delle aspirazioni di chi aveva riposto speranze in essa. Jørn Utzon rimane perciò depositario di ideali fugaci, quegli stessi che ha contribuito a far nascere, quegli stessi che ha saputo soddisfare in maniera così inattesa, attraverso procedimenti sperimentali condotti da un pensiero che intende afferrare tutti gli aspetti architettonici nella loro globalità. ma la sua opera è troppo personale per essere esemplare, è troppo radicale per essere seguita … così il suo più grande capolavoro resta una lezione magistrale, gli altri progetti dei particolarissimi successi, e la ricerca svolta nell’arco di un’intera vita, la fusione di tutte le sfaccettature di una disciplina: quella di un umanista disperatamente moderno.
Da ‘Jørn Utzon, architetto della Sydney Opera House’, Fromonot F. (Electa, 1998)
📗 Capitoli
(00:00) Formazione
(04:26) I primi progetti
(06:34) Il concorso della Sydney Opera House
(11:08) Una vittoria inaspettata
(16:26) Il progetto della SOH
(19:27) Il cantiere della SOH
(26:11) La costruzione delle vele
(28:52) Utzon uomo
(31:40) Come sarebbe stata la SOH (progetti non realizzati)
(33:58) La fine di un sogno
(44:23) Dopo Sydney: Museo Asger Jorn, Espansiva, Can Lis e Can Feliz, Chiesa di Bagsværd, Parlamento del Kuwait e altri progetti.
(56:20) Conclusioni
🔎 Fonti
Fromonot F., Jørn Utzon, architetto della Sydney Opera House, Electa, 1998; Jørn Utzon, Idee di architettura. Scritti e conversazioni, Marinotti, 2011; Frampton K., Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, 1982; Biraghi M., Storia dell’architettura contemporanea, 2 voll., Einaudi, 2008; Gossel P., Leuthauser G., Architettura del XX Secolo, 2 voll., L’Espresso, 2006; Curtis W.J.R., L’architettura moderna dal 1900, Phaidon, 2006.